lunedì 11 febbraio 2008

Le gare

Ahh! le gare.

Quando l'evento avviene siamo tutti pronti di buon mattino. Non solo per poter parcheggiare, ma perchè siamo chiamati ad aiutare gli organizzatori per quel che ci compete.
E' un'atmosfera frizzante per i responsabili della Stazione: c'è chi fa grrr!! ma sorride (Valerio), c'è chi fa grr!! e non sorride (Regolo) e c'è chi rimane come sempre, senza grr!! e col sorriso (Bruno).
Poi ci sono gli allenatori delle varie squadre, nella cui stazione sciistica l'organizzazione è senz'altro migliore. I papà dei piccoli atleti, con gli sci da gara sciolinati sulle spalle che chiamano urlando il loro fuoriclasse. Poi ci sono loro, le speranze dello sci italiano che scalpitano per poter prendere lo skilift, che urlano, si chiamano, fanno zig-zag sulla risalita, hanno dimenticato i guanti, perdono i bastoncini, si staccano a metà, prendono a racchettate pali e cartelli. Terminata la conquista della cima sono dinuovo gli allenatori ad averli accanto, per il riscaldamento, i consigli e poi per la ricognizione, dove tutti i segreti di ogni porta vengono svelati. Poi l'attesa per la partenza, immancabilmente con numeri troppo alti. E la neve che molla. "Belandi, quando parte il mio, la neve molla sempre".

Ma come in tutto ci sono anche le cose positive: LE MAMME.
Trasformano la stazione in uno dei migliori paddocks della Formula 1 perchè la mamma lievemente truccata di un bimbetto/a di 5-12 anni è una piacevole signora 27-35enne, età nella quale una donna esplica il meglio della femminilità. Arriva in stazione quasi impercettibilmente profumata e appena assonnata, anche se ha già preparato le colazioni a tutta la famiglia. Carinissima con tutti, fa la falsa distaccata dalla gara, anche se sa tutto dei tempi della domenica precedente e a volte fa la splendida con l'allenatore del figlio. Noi guardiamo distaccati anche perchè siamo tutti felicemente sposati e/o fidanzati con bocconcini che si farebbero mangiare e non pensiamo assolutamente ad altro. Aspettiamo solo che la giornata volga al termine per tornare a casa dai nostri angeli.
Attendiamo in cima con toboga e zaino, ma raramente siamo chiamati perchè chi fa le gare è allenato e se ci sono cadute le protezioni fanno sì che non succeda nulla di grave.

Domenica scorsa, finita la gara ci siamo divertiti un sacco per la giornata eccezionale e per la neve splendida. Abbiamo sciato alla grande senza fermarci mai. I miei sci poi, preparati da gara a quattro mani (perchè molto pesanti) dagli skimen del favoloso Skylab di Sangiacomo hanno fatto il resto.
Dulcis in fundo poi, come non bastasse, è passato a trovarci un carinissimo amico di Bruno, il Prof. Musso di Piozzo che ci ha rallegrati tutto il giorno con la sua "verve langarola". So che Lucy ne è rimasta abbagliata, pur non essendo al 100% povera stella!!!
Alla fine, tornato a casa, cena leggera, a nanna presto in compagnia di una tachipirina 1.000 ......e del solito angelo.

9 commenti:

  1. .... e si ...il Prof. "lanetta" ne sa qualcosa delle mamme...vero?
    (non vi svelo chi è ...ma lui lo sa...)
    E il Prof. Musso è pure lui un intenditore.....

    SIETE FORTI!!!!!!!!!!

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  2. Per intendere intende...ma non esercita quasi più....

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  3. ...per forza...quando poi gli allievi superano il maestro...!?!?!?!?!?

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  4. ...ma cos'è quel buco che ha sul mento il professor Musso?

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  5. Non saprei. A vedere così sembra la cicatrice di un colpo di arma da fuoco...

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  6. Macchè balle, si chiama tirabaci.
    Di donne ne ha sempre avute a grappoli, ecco il risultato, è all'osso.

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  7. questa "banfata" è ..a fondo scala! w il Prof. Musso

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  8. Però anche "baffo valerio" si difende bene.

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  9. eh però ...le mamme......

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'M racumand che gavade nu dis già mi tante...

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