mercoledì 9 gennaio 2008

Mountain Rescue/part1

Dopo la settimana trascorsa alle abituali occupazioni la domenica la si passa sulla neve a scaricare lo stress accumulato, ma è vita dura quella del Mountain Rescue Man (e a volte anche woman).



Si arriva di primo mattino ad impianti fermi e con la partenza ci si appresta a fare immediatamente il primo giro,
per vedere che non ci siano pericoli per gli sciatori. A volte la notte, oltre che piccolina, è stata anche per alcuni molto impegnativa, la breve discesa poi se non ha sortito gli effetti voluti, per svegliarsi appieno, si va a controllare la risalita del Sapel e a salutare il personale presente.


Una bella scarica di adrenalina e si è pronti per un caffè all'accogliente Bar-Ristorante della Croce dei Cardini dove si fa il punto e ci si divide in un paio di squadre.





Il primo gruppo si tuffa allo skilift Cardini, poco di sotto, dove solitamente si è accolti da un bel sorriso gentile e accattivante da chi è addetto all'impianto, per poi procedere per gli altri posti più a monte fino a raggiungere l'Alpet, che di primo mattino e a cielo sereno è uno luogo dove lo spettacolo è inimmaginabile.

La seconda squadra imbocca lo stradino che conduce alle piste di San Giacomo e si porta alla base del Bric Colmè per attendere colleghi ritardatari e amici. Qui
i compiti si suddividono ancora in base alle esigenze, alle gare e ai pericoli che potrebbero essere presenti.
Sarà oggetto del prossimo post Mountain Rescue/part2.

Abbiate fede.







2 commenti:

'M racumand che gavade nu dis già mi tante...

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